domenica 6 marzo 2011

Matrimoni misti

 il cattolicesimo
Cattolici e ortodossi non li ostacolano, purché non venga impedita l'educazione alla fede di appartenenza degli eventuali figli. Per i cattolici serve una dispensa (autorizzazione): i ripetuti fallimenti hanno spinto la Chiesa a concederla, nel caso di coppie cristiano-musulmane, con più attenzione. Alle confessioni evangeliche (valdesi e metodisti) interessa che il figlio riceva una educazione religiosa, anche se non strettamente protestante.


l'ebraismo 
La "Torah", manifesto della legge ebraica, non vieta i matrimoni misti. Ma questo è oggi un problema ancora aperto. Infatti anche gli ebrei più liberali preferiscono i pericoli dell'ateismo al trauma di un matrimonio misto. Per i tradizionalisti un ebreo ateo è un coniuge preferibile a un gentile (cioè un non ebreo) che crede nella Bibbia.


islamismo 
Il musulmano ha facoltà di sposare una donna cristiana e una donna ebrea (donne della gente del "Libro") purché il matrimonio sia contratto secondo il Libro di Allah: deve essere garantita, quindi, l'educazione islamica dei figli. Per un esplicito ordine coranico, rivolto al musulmano, non c'è quindi parità col coniuge nelle decisioni. 


 l'induismo
L'induismo antico non permetteva matrimoni misti, neppure tra fedeli appartenenti a caste differenti. Si è però dimostrata una religione capace di
evolversi: oggi infatti, l'induismo moderno è uno dei credi con meno riserve nei confronti dei matrimoni misti.



 buddismo 
Il magistero buddista non è unitario, ma in generale i matrimoni tra
buddisti e appartenenti ad altri credi religiosi sono permessi e non vigono preconcetti di alcuna sorta a riguardo. Deve essere però rispettata la libertà di educazione dei figli e una convivenza all'insegna della concordia e armonia reciproca


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cristiana evangelica pentecostale 
I matrimoni misti, secondo i pentecostali, sono sconsigliati, ma non del tutto negati.
Andando per ordine di tali unioni matrimoniali, nella Bibbia sono narrati episodi, sia nell'antico che nel nuovo testamento che scoraggiano dall'unirsi con uomini o donne che non abbiano lo stesso credo religioso in quanto tale diversità, potrebbe nella maggior parte dei casi, creare conflitti di idee, pratiche, rituali  ed educazione dei propri figli oppure in mancanza di prole indurrebbe ad avere una vita matrimoniale poco armoniosa.

Nella Bibbia in una epistola di Paolo apostolo, egli stesso esorta i credenti al non "unirsi in alcun modo con gl'infedeli"(ossia di credenze diverse).

E' pur vero che in molti casi sia il marito o la moglie abbiano rivisto le loro posizioni, accettando di propria spontanea volontà, la religione cristiana evangelica pentecostale , facendone la propria fede religiosa, ed è per questo che la tolleranza mostrata dai pentecostali verso le unioni miste risulta alquanto marcata, pur continuando ad insegnare che è preferibile il contrario in quanto non sempre si arriva ad un punto d'incontro nella coppia.

Pubblicato da Legolas a 23:12



          




 

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